La malocclusione mandibolare nella maggior parte dei casi genera problemi di masticazione, fonetica e linguaggio.
Hai mai sentito parlare di malocclusione mandibolare? Stiamo parlando di un disturbo che genera diverse problematiche, naturalmente in base anche alla gravità del disequilibrio presente. Vediamo nel dettaglio cos’è e come trattarla.
Cosa si intende per malocclusione mandibolare
La malocclusione mandibolare è un disturbo molto diffuso che, nella maggior parte dei casi, genera problemi di masticazione, di fonetica e di linguaggio, oltre all’affollamento dei denti con conseguente maggiore predisposizione a patologie come carie, gengivite e parodontite, dolori alla mandibola, tendenza a respirare principalmente con la bocca, con conseguente secchezza delle fauci e della gola.
Altri sintomi comuni sono frequenti cefalee e mal di testa, come anche acufeni, cioè fischi o ronzii alle orecchie: questo perché il disallineamento dentale porta mascella e mandibola a lavorare irregolarmente e innaturalmente, con carichi che portano a sollecitazioni anomale a livello temporo-mandibolare.
Quando parliamo di malocclusione mandibolare in forma grave, si possono manifestare forti tensioni a livello neuromuscolare, con conseguenti disturbi alla schiena. L’accumulo nel tempo di queste tensioni, unite a situazioni di stress, aggravano ulteriormente queste patologie, generando mal di schiena, disturbi muscolari, problemi articolari e posturali.
Come curarla
Per capire come intervenire prima di tutto va detto che ogni caso va valutato singolarmente, anche attraverso test diagnostici che solitamente sono necessari per verificare la gravità di una malocclusione mandibolare, come le radiografie delle arcate dentarie, ma anche della testa/cranio e della faccia. Come accennato a volte la malocclusione mandibolare, soprattutto quella di primo grado, viene casualmente scoperta durante un normale controllo dal dentista. In questi casi sarà l’ortodontista a valutare come intervenire, ad esempio con l’utilizzo di un apparecchio fisso o mobile.
I casi più gravi potrebbero richiedere l’estrazione di alcuni denti molari o di quelli del giudizio, fino ad arrivare ad una soluzione chirurgica più invasiva. Nel caso, invece, in cui la malocclusione fosse generata dal bruxismo, potrebbe essere consigliabile l’uso di un Bite.
Rivolgiti allo Studio Dentistico del Dr. Roberto Ranaldi, che vanta un’esperienza pluriennale nel trattamento di problemi legati alla malocclusione.