Per rimuovere il tartaro più ostinato è necessario rivolgersi ad un igienista dentale o ad un dentista per la pulizia dei denti.
La formazione del tartaro è quasi sempre asintomatica, ma in alcuni casi essa si manifesta con alitosi, sanguinamento gengivale, carie dentale e mobilità dentale. Ma vediamo nel dettaglio cosa comporta e come prevenirlo.
Cosa fare in caso di tartaro
Quando l’igiene orale quotidiana non riesce a pulire a fondo i denti dal tartaro più ostinato, bisogna necessariamente rivolgersi ad un igienista dentale o un dentista, unici professionisti in grado di rimuovere il tartaro attraverso la pulizia dei denti (ablazione del tartaro o detartrasi professionale).
La carie è una progressiva degenerazione dei tessuti formanti il dente, che si localizza dapprima esternamente e, col suo aggravamento, evolve verso la formazione di una cavità.
Le cause della carie possono essere diverse, tra cui la presenza di placca e tartaro. Cosa fare in questi casi? Esistono diversi rimedi che ci aiutano a prevenire la formazione del tartaro come ad esempio:
- Evitare cibi zuccherati e caramelle
- Lavare i denti dopo aver mangiato alimenti o bevande dolci
- Evitare di assumere con frequenza bevande acide
- Usare spazzolini con setole sintetiche di media durezza
- Usare il filo interdentale per rimuovere residui nelle parti strette tra un dente e l’altro
- Usare gli scovolini nelle fessure più ampie quando è necessario
- Se necessario utilizzare collutori che aiutino la detersione delle superfici dentali difficili da raggiungere.
Nel caso dell’igiene orale è importante lavare i denti 3 volte al giorno, ovvero dopo i pasti principali. Dopo mangiato infatti, è più facile che vi sia accumulo di placca dentale e residui. Ricorda che è fondamentale lavare i denti prima di andare a dormire poiché durante il sonno la salivazione diminuisce e, con essa, anche la protezione dai batteri e dalla placca.